Come diventare pilota?
La procedura da seguire è, in realtà, piuttosto semplice, ma ovviamente tutto dipende dal punto di partenza. Per prima cosa è necessario acquisire una licenza Csai, che viene fornita dalla Commissione Sportiva Automobilistica Italiana. Se si è minorenni, e in particolare, si ha un’età inferiore ai quindici anni, il consiglio è quello di iniziare con i kart; gli adolescenti, poi, possono decidere se passare alle auto – dopo i quindici anni – o se proseguire con i kart. Seguendo un corso presso la Scuola Pilotaggio Federale Csai di Vallelunga, nel Lazio, chi sa già guidare ha l’opportunità di correre in circuito.
Sapere come diventare pilota, insomma, è essenziale per sperimentare il brivido della velocità, partendo dal presupposto che qualsiasi Automobile Club provinciale è legittimato a rilasciare una licenza, vale a dire una patente sportiva che equivale a un’abilitazione a correre. Dopo avere frequentato un corso teorico, da svolgere nella sede dello stesso Automobile Club, necessario a far conoscere tutte le regole del mondo dello sport automobilistico, è necessario fornire un certificato di vaccinazione antitetanica e un certificato di idoneità all’attività agonistica. A quel punto si può cominciare a correre: a seconda della licenza che si sceglie, si paga fino a 94 euro per i kart e fino a 250 euro per le auto.
Chi si interessa a come diventare pilota deve sapere che ci sono diverse licenze Csai: la K permette di correre con i kart, la Promotion è dedicata ai ragazzi con meno di diciotto anni che vogliono prendere parte alle gare autocross e la D viene concessa è chi intende partecipare agli slalom e alle gare di accelerazione. C’è, poi, la licenza H, che può essere concessa ai disabili in seguito al parere della Federazione Italiana Sport Automobilistico Patenti Speciali.
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