Lo hanno soprannominato in mille modi.
Quelli che non lo amano, giocano molto sul suo nome, sillabandolo: Va-lentino. E i risultati che non arrivavano per qualche tempo, potevano anche dare ragione a coloro che pensavano fosse a fine carriera.
Altri, ne fanno quasi un anagramma, definendolo Lamentino, quando racconta di sorpassi subiti senza rispetto da chi gioca non proprio correttamente.
Per noi è semplicemente Vale, probabilmente uno dei più grandi piloti motociclistici della storia.
Difficile fare paragoni, anche se qui in Italia si tende sempre a fare confronti con il passato.
Meglio Giacomo Agostini o Valentino? Che il primo sia stato grandissimo, è innegabile.
Una volta, ad Agostini, ebbi anche l’ardire di fare la domanda al microfono, durante una sua partecipazione alla Mille Miglia. Mi rispose con sguardo contrariato, allontanandomi: “Non si fanno queste domande!”.
Ma io gliela feci e il non avere avuto risposta mi lascia nel dubbio.
Di sicuro, Valentino ha fatto da spartiacque tra quel mondo fatto di piloti seri e concentrati, portando in pista lo show, lo spettacolo e una faccia da ragazzo qualunque che, anche davanti ai microfoni, spara ogni tanto qualche parolaccia.
Scanzonato quanto basta – anche se i maligni dicono lo sia troppo – al nostro Campione manca solo la ciliegina del decimo titolo Mondiale piloti da conquistare.
È fermo a nove dal 2013, un’eternità. Si spera sempre possa essere l’anno buono e in noi rimane vivo il rammarico per quel titolo “rubato” due anni fa quando gli spagnoli, fecero il “manino”… vabbè acqua passata non macina più, ma di certo quell’occasione persa, pesa come un macigno sulla sua carriera.
Rimane un dato statistico: è l’unico pilota della storia del Mondiale ad aver vinto in quattro classi differenti: 125, 250, 500 e MotoGp. Forse non sarà il più grande, ma…
Ferrarista sfegatato, Valentino ha più volte accarezzato l’idea di lasciare le due ruote per le quattro scoperte della F1.
Ha provato anche più volte la Rossa di Maranello, rimanendone folgorato, ma la sua carriera in sella alla moto è ancora lontana dal concludersi.
Almeno è la nostra speranza. Senza di lui, il MotoMondiale sarebbe un’altra cosa. Tanti auguri Valentino Rossi, Vr46, Vale o come cavolo volete chiamarlo. Oggi sono 39, ma sembrano 20.
A proposito, grazie per le emozioni che ci hai regalato in questo oltre vent’anni di corse.
Alessandro Zelioli