Se vi dico Mondial, cosa mi rispondete?
Ok, bravi, sta ad indicare l’evoluzione della Dino 308 GT4, carrozzata Pinifarina e presentata nel 1980 che acquisiva la denominazione Mondial per festeggiare il Campionato di Formula 1 vinto nel 1979.
A trionfare fu il sudafricano Jody Scheckter che, aggiudicandosi soli tre Gran Premi, vinse il Mondiale con 4 punti di vantaggio su Gilles Villeneuve che aveva vinto altrettanto ma, causa una minor costanza di risultati rispetto al compagno di scuderia, si era dovuto accontentare della piazza d’onore.
Di Gilles e di Jody sapete tutto, non c’è bisogno che vi parli di loro.
Quel che vorrei però dirvi è che quella vettura, la cui prima versione si chiamava Mondial 8, nonostante il cambio di designer Bertone-Pininfarina non riuscì a entrare nel cuore dei fans Ferrari.
Il modello di cui vorrei discutere con voi è ancora più “sfortunato”.
Un pezzo raro da collezionisti che monta un V8 longitudinale da 3,4 litri, cambio trasversale e 300 CV che la rendono comunque unica tra le Cabrio 2+2.
Presentata nel 1989 al salone di Ginevra, la “T” (che indica l’innovativo cambio trasversale) fece da “rompighiaccio” alla 348 che sarebbe stata presentata di li a poco.
Furono prodotti 858 esemplari della coupè (di cui 50 con guida a destra) e 1011 in versione Cabrio (di cui 45 con guida a destra e 5 con frizione automatica Valeo).
La Mondial T ha trazione posteriore e cambio manuale a 5 rapporti con leva di comando centrale, può raggiungere i 255 km/h e vanta un accelerazione da 0 a 100 km/h in 6 secondi netti.
La Mondial fu il primo modello Ferrari con telaietto al retrotreno, da li in poi tutte la Rosse adottarono questo accorgimento tecnico. Inoltre fu la prima vettura di Maranello con ABS, sospensioni a gas con comando elettronico, e aveva doti telaistiche che vennero utilizzate in seguito per la “F40”.
Come se non bastasse, fu la prima Ferrari a ospitare un Papa: fu Giovanni Paolo II nel 1988, quando visitò Maranello ma non potè incontrare il Drake, che stava finendo i suoi giorni terreni.
Insomma, che dire? Una vettura davvero unica ma che non riscosse il consenso del pubblico.
Perché secondo voi?
Alessandro Zelioli